
Consigli pratici per un’igiene accurata
Attraverso l’igiene orale quotidiana, seguendo le indicazioni condivise da tutti gli esperti di implantologia dentale, sarà possibile mantenere ogni impianto in perfette condizioni, evitando rischi di infiammazione o infezione al cavo orale. Dedicando massima cura e attenzionenel momento della pulizia, si potranno ottenere ottimi risultati nel lungo periodo: in caso contrario potrebbero verificarsi gravi danni all’impianto, se non addirittura la sua caduta.Una prima fase riguarda il periodo immediatamente successivo all’inserimento degli impianti: la pulizia dovrà essere particolarmente attenta e delicata, per fare in modo che tutti i denti circostanti siano puliti al meglio anche al fine di evitare la contaminazione della ferita e quindi la perimplantite. Come procedere? Non bisogna mai utilizzare lo spazzolino sopra la ferita; al contrario è necessario passare con delicatezza una garzina imbevuta di collutorio sopra i punti di sutura e successivamente applicare il gel alla clorexidina senza risciacquare. Questo passaggio deve essere fatto 2-3 volte al giorno.
Nelle due settimane successive all’intervento consigliamo inoltre di utilizzare appositi preparati per risciacqui, oltre a gel antimicrobici e uno spazzolino chirurgico molto morbido per l’igiene della ferita post-operatoria.
Una volta trascorso il periodo iniziale, il consiglio principale è quello di rispettare rigorosamente le regole base di una corretta igiene orale:
- lavare i denti dopo ogni pasto
- igienizzare con spazzolino e dentifricio per circa 3 minuti
- passare una volta al giorno anche il filo interdentale
In presenza di protesi fissa, un ulteriore utile consiglio riguarda l’utilizzo di strumenti specifici e dalla maggiore attività igienizzante, come ad esempio gli idropulsori.
Esistono vari tipi di impianti e ogni caso può richiedere cure e trattamenti diversi. In linea generale, tuttavia, è importante procedere con una completa pulizia sia dell’interno dell’impianto sia dei lati e di tutte le aree circostanti.
Altri due aspetti da tenere in considerazione riguardano le tecniche di spazzolamento e gli spazi interdentali. Vediamo più nel dettaglio come comportarsi:
- in caso di utilizzo di uno spazzolino manuale, è opportuno inumidire le setole e posizionarle a 45 gradi sulla gengiva, a contatto con il dente. Effettuare dunque dei movimenti circolari unidirezionali, che vanno dalla gengiva verso il dente, per circa 3 minuti. È importante evitare movimenti orizzontali, che potrebbero causare gravi danni, come recessioni gengivali o anche abrasioni dello smalto.
- Per quanto riguarda gli spazi interdentali, ogni studio dentistico consiglia un regolare utilizzo del filo interdentale. In particolare la tipologia più indicata in presenza di impianti dentali è il filo interdentale “super floss”.
- Nella pratica quotidiana è bene inserire il tratto rigido del filo nello spazio interdentale, dall’esterno verso l’interno del cavo orale, trascinandolo fino alla parte spugnosa in corrispondenza dell’impianto. Per poter asportare al meglio l’eventuale placca presente, consigliamo di abbracciare a “C” la base dell’impianto, eseguendo movimenti verso l’alto (ed evitando al contempo movimenti avanti-indietro che potrebbero lesionare la gengiva).
I migliori strumenti da utilizzare
Ma quali sono le caratteristiche per la scelta del migliore spazzolino in caso di impianto dentale? Come abbiamo accennato, attraverso il regolare uso dello spazzolino manuale e seguendo le indicazioni relative alle tecniche di spazzolamento, è possibile assicurarsi un’ottima igiene orale anche in presenza di protesi dentarie.È opportuno scegliere degli spazzolini con precise caratteristiche: in particolare, la testina deve essere ridotta, per consentire di raggiungere i punti delle arcate di più difficile accesso. Ancora, il manico e la testina devono essere sullo stesso asse, in modo da poter spazzolare il dente in tutte le sue parti. Le setole sono da preferiremorbide, con punta arrotondata per un’azione efficace ed al contempo delicata: è opportuno anche valutare la misura corretta delle setole, in base allo spazio fra dente e dente.
Fondamentale è poi l’utilizzo del filo interdentale: come detto precedentemente, il modello più indicato per l’igiene domiciliare degli impianti dentali è il cosiddetto “super floss”, che è costituito da una parte rigida di 5-6 cm, perfetta per facilitare l’inserimento del filo nello spazio interdentale, e da una parte spugnosa di 10 cm, indicata per la pulizia in profondità dell’impianto.
Sicuramente un valido aiuto arriva dall’utilizzo dello spazzolino elettrico, ed ancor di più dall’idropulsore. Di fondamentale importanza si rivela infatti l’azione meccanica dell’acqua: il getto aiuta a migliorare la salute delle gengive arricchendo l’acqua di microbollicine di aria purificata, che permettono una pulizia profonda degli spazi interdentali. Il risultato è la rimozione delicata dei residui di cibo, che richiedono un’azione più efficace proprio quando sono presenti protesi o impianti nel cavo orale.
Seguendo queste semplici indicazioni e scegliendo i migliori strumenti di igiene dentale, sarà possibile evitare l’accumulo di placca, responsabile di diversi fastidiosi disturbi in presenza degli impianti dentali: ad esempio la mucosite, che consiste in un’infiammazione delle gengive attorno agli impianti, oppure la perimplantite, che causa la perdita ossea intorno agli impianti.
Talvolta, tuttavia, può essere difficile monitorare la reale situazione di protesi ed impianti: sono pertanto necessari controlli periodici presso i migliori dentisti, anche in caso di dolore o sospetta infiammazione.
Igiene periodica dal dentista
Una volta inserito l’impianto dentale, bisogna ricordare che per il primo anno i controlli presso lo studio dentistico vanno effettuati ogni 3-4 mesi, con sedute di igiene professionale e verifica della situazione generale. Dal secondo anno in poi, si possono effettuare anche ogni 6 mesi. Nei pazienti con una storia di parodontite, è meglio continuare a prevedere 3-4 controlli annuali.Sebbene una corretta pulizia orale a casa sia il primo passo, bisogna sempre considerare l’utilità e l’importanza dell’igiene professionale (ancor più per quanto riguarda le riabilitazioni su impianti). Infatti, pur utilizzando gli strumenti e le metodiche consigliate dagli esperti, la seduta dal dentista permette di approfondire diversi aspetti: è possibile controllare la stabilità della protesi, tenere monitorati gli impianti, effettuare lastre di controllo e permettere al paziente di perfezionare la tecnica di igiene domiciliare, con nuovi consigli forniti di volta in volta dal dentista.
Importanza della manutenzione
Anche dopo aver stabilizzato la propria situazione attraverso il ricorso all’implantologia, è necessario soffermarsi su un’adeguata manutenzione dell’impianto stesso: in particolare, le protesi fisse su impianti richiedono una revisione completa del lavoro almeno ogni due anni. Se necessario, lo studio dentistico provvederà anche a smontare la capsula e ispezionare il collo dell’impianto.In base alle valutazioni dei professionisti, potrebbero essere opportuni approfondimenti medici digitali: in particolare, una volta all’anno suggeriamo di effettuare una radiografia di controllo per verificare lo stato di salute dell’osso intorno agli impianti e controllare che non vi siano problemi. In questo modo sarà possibile accertarsi che la gengiva sia sana e che gli impianti continuino ad essere ben integrati nell’osso, in una situazione generale di benessere dell’intero cavo orale.
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Implantologia e Chirurugia
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